Come le talpe, tunnel di Base del Brennero

Val d’Isarco

“Era il 1847 che un ingegnere italiano propose di costruire una galleria sotto il passo del Brennero e dopo 160 anni, nel 2007, finalmente, iniziarono i lavori per la mia costruzione. Ci è voluto parecchio tempo per cominciare, ma dovete capire che non si tratta di un buchetto da niente. Quando sarò completato, nel 2026, con i miei 64 km, diventerò il collegamento sotterraneo più lungo del mondo e riuscirò a congiungere Fortezza in alta Val d’Isarco con Innsbruck e Tulfes, in Austria. Non dovete considerare solo questo dato però, perché le canne della galleria sono due, una che va da nord a sud e l’altra da sud a nord. E ce n’è anche una terza che sta un po’ più in basso, fra le due, che serve come canale esplorativo e quando sarò operativo servirà per il drenaggio dell’acqua. A queste tre canne aggiungete tutti i raccordi di emergenza e gli svincoli, insomma in tutto sono circa 230 chilometri di tunnel. Mica male eh? Il mio compito sarà quello di rendere più veloce ed efficiente il trasporto ferroviario di merci e persone e alleggerire di molto il trasporto su gomma, facendo tornare un po’ più verdi le valli del Brennero. Per questo l’Unione Europea, l’Austria e l’Italia mi vogliono così tanto.
Mi stanno scavando a ritmi serrati, con l’esplosivo e con delle specie di grandi frese che assomigliano a giganteschi vermi metallici. Ogni tanto qualche abitante di uno dei paesi che stanno sopra al tunnel, facendo attenzione, riesce a percepire un rombo lontano, le eco di esplosioni che stanno sbriciolando la roccia 300 o 400 metri sotto di lui. Nonostante le popolazioni di montagna siano diffidenti nei confronti del nuovo, anche lui mi ha accettato, perché sa che io costituisco l’unica strada per non vedere più nella sua verde valle le dense colonne di fumo alzate dalle code di autotreni in fila”.

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