È tutto relativo, i tre larici millenari

Val d’Ultimo

“Mentre siete in piedi fermi nel bosco sentite un leggero tremolio sul vostro polpaccio. Guardate in basso e osservate una formica arrampicarsi. Risale fino al ginocchio con qualche esitazione. Muove la testolina di qua e di là, sta cercando qualcosa che a voi sfugge. La sua vita vi sembra così fragile e poco rilevante se paragonata alla vostra. Potreste schiacciarla, mettendo fine alla sua esistenza, senza che l’asse del mondo si scosti di un solo millimetro. Quanto è breve la vita delle formiche? Sì e no quattro mesi. È davvero poco.
Noi pensiamo lo stesso di voi, perché siamo qui fermi da oltre 2000 anni. Lasciamo che sia il mondo e la storia a spostarsi, mentre noi osserviamo, come fate voi con la formica. In ogni secolo abbiamo assistito a prese di potere e capitolazioni, a grandi imprese e gesti infami. Dai Romani ad oggi sono mutate le religioni, le lingue, le monete. E le facce, quante ne avremo viste? Più di 70 generazioni di uomini e donne, e tutti pensavano di essere importanti, che la loro vita, la loro fede, la loro nazione, potessero essere quelle giuste e definitive. E puntualmente venivano spazzati via, rimpiazzati da quelli dopo.
Non pensate che siamo superiori o estranei al ciclo della vita. Siamo larici, la nostra corteccia, il nostro legno, resiste alle intemperie meglio di altri. Ma il tempo segna, invecchia e uccide tutti, noi compresi. Il più alto di noi misura oltre 36 metri e ha la cima disseccata, colpita da un fulmine. Il più grosso, che ha una circonferenza di 8 metri, l’ha addirittura persa, mentre il terzo, che ha una cavità enorme alla base ed è tutto spelacchiato, si è spezzato a 6 metri d’altezza; ciononostante un ramo laterale ha raggiunto di nuovo i 22 metri. Acciacchi a parte siamo ancora vivi e vegeti, tutti e tre. Non ci prendiamo troppo sul serio, per noi le cose che contano sono altre e più semplici, come germogliare ogni primavera, bere il giusto e prendere il sole. Tutto quello che basta per campare 2000 anni. E visto che il tempo, parole vostre, è relativo, quando ce ne andremo, e siate certi che un giorno o l’altro ce ne andremo, la nostra vita sarà stata intensa e importante tanto quanto la vostra o quella delle formiche.”

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