1/2 L’antico splendore, passo della Mendola

Val di Non

“Su tutti i passi alpini c’è sempre stato un ospizio. Un tempo attraversare un passo comportava un grande sforzo per i viaggiatori e serviva un luogo dove poter far riposare uomini e cavalli. Con l’aumento del traffico, questi rifugi crebbero e divennero in certi casi anche dei centri abitati. Accadde anche qui, alla Mendola. Nel 1885 finirono di costruire la strada provinciale che sale da Malosco e scende a Caldaro e l’anno successivo, il vecchio maso Mendelhof, che per secoli era appartenuto ai conti Thun, venne trasformato in albergo e stazione termale. Il mio nome giunse fino alla corte di Vienna, ma non fui la sola: anche Madonna di Campiglio, il Garda e San Martino di Castrozza diventarono mete ambite per le villeggiature della nobiltà austriaca. Loro nel tempo non hanno perso smalto, io, invece, si. Ma allora contavo quanto loro. Nel 1903 ospitai l’imperatore Francesco Giuseppe, e anche sua moglie, Sissi, trascorse le vacanze da me più di una volta”.

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