1/3 Mio padre, Vittorio

Rumo

“I miei sono originari di Bergamo. Mio padre Luigi era un esperto tagliatore di pietra cote, che sono pezzi di arenaria tenera composta da quarzi duri con cui i contadini affilavano le falci. Aveva imparato in val Seriana, dove quel tipo di materiale si estraeva già dal primo secolo dopo Cristo. Era un mestiere difficile e pericoloso, ma lui era bravo. Nel primo dopoguerra seppe che qui a Rumo stavano cercando personale e si trasferì qui con tutta la famiglia. Lui e altri, dai primi del ‘900 fino alla metà degli anni ’70, scavarono queste gallerie con l’esplosivo, inseguendo le vene giuste. Portavano fuori le lastre, le sgrossavano e poi le mandavano a Terres, in bassa val di Non, dove il proprietario della ditta possedeva un capannone per raffinarle. Commerciavano quel prodotto in tutto il mondo, perfino in Australia, fino a che si resero conto che il minerale era troppo morbido e abrasivo per gli standard, e le falci progressivamente iniziarono a essere sostituite da macchinari meccanici. Non c’era più domanda e in poco tempo chiusero baracca e burattini. Oramai questi buchi, anche se sono passati solo quarant’anni, sono quasi tutti dimenticati”.

Storia scritta per Val di Non

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