Altopiano della Paganella
“Circa 3000 anni fa, in piena età del ferro, un grosso pezzo di parete si staccò dalle pendici del Brenta, aiutato dai ghiacciai in ritirata. Esso creò un invaso, dove iniziai a prendere vita e a conservare un piccolo segreto. Riuscii a tenerlo per me fino al 1951, quando fui svuotato per la costruzione di un bacino idroelettrico. Gli operai scoprirono una foresta rimasta sommersa fino ad allora. Gli alberi, che erano quelli che popolavano l’invaso al momento del crollo, erano ancora radicati al suolo e, incredibilmente, su uno di essi, ritrovarono le tracce di colpi d’accetta. Questo era il segno inequivocabile di una presenza umana, lasciato da un antico abitante della valle, nel tempo in cui la civiltà Greca era ai suoi albori, mentre in oriente Davide era re di Israele”.
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