1/3 Una strada quasi impossibile

Donato Riccadonna, strada del Ponale

“La Ponale è una strada, ma non una come tante. Costruirla fu una prova di coraggio, sia per quelli che la aprirono sia per alcuni che poi la percorsero. Oggi è un sentiero ciclopedonale, ed è talmente bello e unico da registrare più di 400.000 passaggi all’anno. Le persone partono da Riva a piedi o in bici e salgono lungo le sue curve strette fino a sbucare poco prima di Biacesa, dove finisce la galleria della strada nuova che aprirono nel ‘92. Mentre ci si innalza dalla superficie del lago e si è circondati da pareti di roccia altissime non si pensa che un tempo quel budello lo percorrevano le macchine.
La carrozzabile fu aperta nel 1851 su forte pressione economica della comunità di Ledro, rappresentata da una persona influente e carismatica, Giacomo Cis. In quegli anni avere uno sbocco sul lago era importante perché il Garda facilitava le comunicazioni e i trasporti commerciali, altrimenti difficoltosi. I ledrensi, confinati in una valle chiusa, nei secoli si erano abituati a raggiungere Riva e le zone a est attraverso scomodi tratturi di montagna, ma con fatiche e mezzi che si adattavano poco ai ritmi imposti dalla nuova rivoluzione industriale ottocentesca. Con la Ponale i commercianti della valle si aprirono al mondo, potendo contare su un altro acceso oltre a quello da Storo.”

Storia scritta per Garda Trentino

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