Dro
“Io lavoravo nella piccola biblioteca comunale e all’inizio degli anni ‘80 provai a immaginare qualcosa che potesse dare al paese una scossa dal punto di vista culturale. Assieme a qualche amico facemmo nascere Drodesera, un festival di teatro che d’estate prendeva vita nei cortili e nelle case di Dro. Fummo bravi a mantenerlo attivo nel tempo e a farlo crescere piano piano, confrontandoci sempre con ciò che stava succedendo fuori, nel mondo esterno, fino a farlo diventare un punto di incontro di artisti a livello nazionale e internazionale. Nonostante questa visione su larga scala siamo però sempre rimasti una manifestazione di provincia, nel senso delle piccole dimensioni e dell’indipendenza nelle scelte. Se ci fossimo istituzionalizzati ci saremmo irrigiditi e avremmo perso quella libertà che permette alle menti creative di produrre e vedere realizzate idee nuove.”
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