Uomo

5/5 La mia salita più dura, Angelo

"Adesso che migliaia di persone scalano sulle oltre 600 linee di arrampicata che l’alto Garda offre, ci rendiamo conto di aver vinto la sfida. Siamo stati in grado di far nascere tutto questo da zero..."

4/5 La mia salita più dura, Angelo

"Nel 1985 Andrea Mellano ed Emanuele Cassarà organizzarono a Bardonecchia la prima gara di arrampicata sportiva, l'anno successivo proposero ad Arco di entrare nel circuito..."

3/5 La mia salita più dura, Angelo

"Ora è facile a dirsi, ma allora era tutta una scommessa. Non fu una passeggiata convincere le amministrazioni che quattro hippies coi furgoni e i sacchi a pelo potessero diventare un interlocutore turistico su cui puntare..."

2/5 La mia salita più dura, Angelo

"Il free climbing nacque per essere libero: non più i vecchi scarponi, non più avvicinamenti di ore per mettere le mani sulla roccia, non più alta montagna con stagioni molto corte e un sacco di possibili imprevisti..."

1/5 La mia salita più dura, Angelo

“Adesso non scalo più, chi avrebbe il tempo per farlo? La mia vita ruota attorno all’arrampicata comunque, faccio il consulente per un gruppo sportivo e ho un’azienda di pareti di roccia artificiale..."

3/3 Ricordi d’infanzia, Dino

"Due di Salò vennero qui a girare un film d’avventura perché l‘ambiente era particolare. Altri poi, su cercatori di uranio, una sfortunata serie televisiva, spot pubblicitari, caroselli…"

2/3 Ricordi d’infanzia, Dino

"Da boci, a partire dai sette, otto anni si veniva a giocare alle marocche. La mattina partivamo da Dro con i panini e la coca cola nello zaino..."

4/4 La centrale di Fies, Dino

"Nel 2000, grazie a Hydro Dolomiti Energia e alla Provincia Autonoma di Trento ci spostammo qui nella centrale idroelettrica di Fies, andando a occupare spazi dismessi ormai da anni..."

3/4 La centrale di Fies, Dino

"Io lavoravo nella piccola biblioteca comunale e all’inizio degli anni ‘80 provai a immaginare qualcosa che potesse dare al paese una scossa dal punto di vista culturale..."

2/4 La centrale di Fies, Dino

"Per fabbricarla arrivarono muratori, scalpellini, ingegneri e tecnici dalla pianura padana, che in quel momento era piena di fermenti ideologici che qui non esistevano..."

1/4 La centrale di Fies, Dino

"Questa condotta scende dal lago di Cavedine, attraversa tutte le marocche da sotto e porta l’acqua alla centrale. Nel 1906 quello di Fies era l’impianto idroelettrico..."

3/3 L’amore per le storie, Franco

"I partecipanti alla passeggiata goethiana sono quasi sempre tedeschi e il mio eloquio è in quella lingua, anche se una piccola parte in italiano è indispensabile..."

2/3 L’amore per le storie, Franco

"Mi definisco un contastorie, quello che, con un termine inglese che non mi piace, oggi si chiama storyteller. Sono uno storico, un uomo di teatro e un affabulatore..."

1/3 L’amore per le storie, Franco

"Fino alla fine dell’’800 per raggiungere Riva si usava la carrozza. Goethe arrivò al lago di Garda sballottato dal calesse che lo aveva condotto fino a Nago..."

3/3 Il mio soggiorno a Torbole, Johann Wolfgang

"Col fresco della sera sono andato un po’ a zonzo. Adesso mi trovo in un paese veramente nuovo, in un ambiente che mi era del tutto estraneo. Gli uomini conducono una vita spensierata..."

2/3 Il mio soggiorno a Torbole, Johann Wolfgang

"Dopo la mezzanotte il vento soffia da Nord a Sud; perciò chi vuole attraversare il lago per la lunghezza deve partire verso quell’ora; la corrente dei venti cambia infatti direzione..."

Il maso dove sono nato, Amedeo

“Sinablana è la frazione più alta di Lauregno, siamo sui 1500 - 1600 metri. La strada per raggiungerla l’hanno costruita nel 1960-61: due chilometri di asfalto ripido in mezzo al bosco..."

Mio padre, Amedeo

“Nel 1953, un anno prima che nascessi io, mio padre era ancora giovane e in forze. Essendo il primogenito maschio, era lui a tenere il maso. Un giorno scendeva nei prati bassi..."

Nonno Joseph, Amedeo

“Mio nonno si chiamava Joseph. Nacque qui a Sinablana, nel 1878. A quel tempo non c’erano molti soldi, né prospettive e così il primo anno del nuovo secolo prese la nave e partì..."

I maialini, Amedeo

“Al maso non avevamo la scrofa, quindi niente maialini. Dovevamo andare a prenderli tutti gli anni in val d’Ultimo, alla fiera. Ci si andava d’inverno. Si partiva a piedi..."

Amedeo, la mia storia

“Quando avevo 11 anni mio padre mi disse: ho parlato con la tua maestra. Lei crede che sarebbe meglio farti studiare. A quei tempi i genitori si fidavano molto..."

5/5 Amedeo, La scuola di Sinablana

“La scuola la chiusero poco tempo dopo che conclusi la 5°, nel ‘72, quando mia sorella aveva 11 anni e anche lei partì per Bolzano per fare le medie..."

4/5 Amedeo, La scuola di Sinablana

“Rimasi qui dal ‘60 al ‘66. Le mie elementari durarono sei anni perché ripetei la 5° due volte. Non mi bocciarono, ma la maestra disse a mio padre..."

3/5 Amedeo, La scuola di Sinablana

“Mi ricordo il 24 novembre del ’63 come se fosse ieri. Io avevo nove anni e venni a scuola come tutti gli altri giorni. Appena fui in classe la maestra con tono grave ci disse..."

2/5 Amedeo, la scuola di Sinablana

“Avevamo una sola maestra per tutte le materie. Quando era bello, a ricreazione, ci lasciava uscire e noi giocavamo a nascondino e correvamo di qua e di là schiamazzando..."

1/5 Amedeo, La scuola di Sinablana

“L’ultimo anno, quando io partii per Bolzano, eravamo solo cinque alunni. Avevano costruito la scuola elementare per i bambini di Sinablana perché il sentiero era troppo lungo..."

2/2 Amedeo, i militari

“Sparavano all’incirca per due settimane, un giorno si e un giorno no, tranne la domenica. Due volte all’anno, in giugno e a fine ottobre. I primi anni si doveva sgomberare, poi..."

1/2 Amedeo, i militari

“All’inizio degli anni ’60 arrivarono i militari, volevano costruire una strada. Noi eravamo ben felici perché una strada avrebbe fatto comodo a tutti. Poi scoprimmo il loro vero intento..."

Le stagioni al maso, Amedeo

“Nel ‘51, quando i miei si sono sposati, cadde talmente tanta neve che uscivano di casa da quella finestra. Sarà stata alta 6 o 7 metri. In quelle condizioni ti sentivi un topolino..."

3/3 Il dito mignolo, Vittorio

“Era il ’57 ed ero un solo un ragazzo. Portavamo la legna a valle con la teleferica. Io stavo a monte ed ero d’accordo con Graziano che avrei dato tre colpi sulla corda, quando fossi stato pronto..."

2/3 Sandrino, Vittorio

“Era intorno alla metà degli anni ‘20 e Sandrino era il più giovane del gruppo, avrà avuto 14 anni. Mio padre e i suoi colleghi lo facevano stare nella miniera con loro..."

1/3 Mio padre, Vittorio

“I miei sono originari di Bergamo. Mio padre Luigi era un esperto tagliatore di pietra cote, che sono pezzi di arenaria tenera composta da quarzi duri con cui i contadini affilavano le falci..."

La nascita del teatro civile, Dino

"Agli inizi degli anni ‘90 Drodesera esisteva già da 10 anni, ma era ancora un festival di teatro che prendeva vita in paese, a Dro. La gente ospitava gli artisti nelle loro case..."

6/6 Cadere a volte ti salva la vita, Danny

"Adesso riesco a raccontare le mie debolezze e la mia eterna insicurezza non solo a mia moglie, ma anche agli altri. Non mi vergogno più di espormi, di aprirmi, e questo vale anche per gli aspetti positivi..."

5/6 Cadere a volte ti salva la vita, Danny

"L'infortunio è stata una possibilità di crescita, è stato quasi un bene, una cosa che mi ha salvato dalla morte. E questo vale per un sacco di altri traumi, piccoli o grandi che siano..."

4/6 Cadere a volte ti salva la vita, Danny

"Ora è tutto diverso: sono ancora egocentrico e farei di tutto per apparire (mi sono sposato in kilt, tanto per dirne una), però adesso lo so gestire: a volte quando passeggio sento il mio ego camminarmi a fianco..."

3/6 Cadere a volte ti salva la vita, Danny

"Dopo l’incidente precipitai una seconda volta, dentro me stesso. Mi ero sfasciato il corpo, ma prima ancora la mente. Fino a quel momento la mia vita era stata l’arrampicata..."

Il processo ai topi, Arciprete Santoni

“All’inizio del 1600 Drena visse la piaga dei topi, che scorrazzavano in gran numero e indisturbati, decimando i raccolti e danneggiando le case dei villani..."

3/3 Il climber efficace, Adam

"Oggi, quando metto le mani sulla roccia, anche se i gradi sono diversi, riesco a emozionarmi allo stesso modo di quando ero bambino..."

2/3 Il climber efficace, Adam

"Ora giro il mondo con le gare e con i miei progetti di arrampicata, ma mi piace tornare spesso qui, sul Garda, dove venivo a scalare da piccolo..."

1/3 Il climber efficace, Adam

"Quando mi chiedono se sono il miglior arrampicatore al mondo rispondo di no, non lo sono. Credo di essere quello più efficace, se così si può dire..."

3/3 Progetti per il futuro, Sergio

“Ci sono vari tipi di miniera, se parliamo di quelle d’argento sulle Maddalene. Ci sono quelle più vecchie che sono molto basse e ci vai dentro in pancia..."

2/3 La perlustrazione, Sergio

“Di una io e il mio amico troviamo l’entrata sepolta da foglie, sassi e aghi di abete. La liberiamo. È un buco molto stretto che scende quasi verticale per tre metri..."

4/4 L’insegnamento delle castagne, Alice

"Amo le castagne, ma non sono un frutto facile. Quando lo mangi è morbido e dolce, oltre che nutriente, ma per goderne il sapore devi prima accettare di piegarti a terra..."

3/4 L’insegnamento delle castagne, Alice

"Quando abbiamo ereditato il bosco la decisione più logica era venderlo. Eravamo due ragazze giovani e con poca competenza in materia. Sarebbe stato tutto molto più facile se..."

2/4 L’insegnamento delle castagne, Alice

"Mia mamma morì che io e Giulia eravamo ancora piccole, nel ’98. Fu il papà a crescerci, e assieme a tante altre cose ci trasmise l’amore per il castagneto, o almeno ce la mise tutta..."

Se ne sono andati tutti, Albert

“Sono del ‘59, tre anni più giovane di Amedeo. Vivo qui al maso da sempre e lo mando avanti. Anche se ho una bella scorza, farlo da soli è dura..."

La nostra storia d’amore, Mariangela

“Mio padre, come tutti quelli che vanno a funghi, aveva i suoi posti preferiti, che solitamente sono segreti e non si rivelano a nessuno. Sinablana era uno di questi luoghi..."

Fratelli di guerra, Marco

“Quando qui piove non arrivano molte persone, il lavoro cala, e a me piace mettermi in un angolo a leggere le storie della prima guerra mondiale che si combatterono su questi monti..."

La polenta di patate, Marco

“Il Trentino, allo scoppio della prima guerra mondiale, faceva ancora parte dell’Impero Austroungarico di Francesco Giuseppe. Con l’approssimarsi del conflitto il Kaiser..."

1/3 Una scoperta tira l’altra, Sergio

“Dopo la scoperta del forno iniziai a indagare sulle miniere d’argento che sono disseminate nei boschi qui attorno, sulle Maddalene. Si sapeva che c’erano, ma..."

2/2 Il passo della Mendola, Pacifico

“Prima della guerra non li chiamavamo turisti, li chiamavamo i siori, i signori. Era tutta gente che arrivava nei paesi qui attorno a seguito del boom della Mendola..."

1/2 Per dove parte il treno, Pacifico

“A causa della guerra, a Trento avevano chiuso il liceo e lo avevano spostato nei vari centri delle valli. Quello dove andavo io era a Fondo..."

3/3 Il mio stinco, Rinaldo

“Per farti un esempio di cosa intendo io per cucina intelligente: voglio preparare lo stinco? Come prima cosa prendo il pezzo di carne, lo metto in una busta e a seconda del peso aggiungo sale e condimenti..."

2/3 La necessità aguzza l’ingegno, Rinaldo

“È la necessità che aguzza l’ingegno. In base al problema, io ci penso e ci ripenso, fin che non arriva la soluzione, come si faceva una volta. Quando erano poveri era questa la regola..."

1/3 il mio premio, Rinaldo

“Ho iniziato a gestire il rifugio Peller dopo la pensione, prima ho lavorato per 21 anni come elettricista indipendente. Era un mestiere freddo, non parlavi mai con nessuno. Qui invece..."

L’imboscato, Narciso

“Sono nato e cresciuto a Cles, classe 1888. Quelli come me che vennero al mondo in quegli anni, a ridosso della prima guerra mondiale ricevettero la cartolina per andar soldati..."

5/5 Malga Tassulla, Mauro

“Quando ero bocia, a Tassullo ognuno aveva la stalla con due o tre vacche. Si facevano il latte e il formaggio in casa. All’inizio dell’estate le si portava in malga..."

3/3 Dalla teoria alla pratica, Luca

“Mi sono laureato con una tesi su Gregory Bateson, biologo, antropologo e psicologo che negli anni ‘50, assieme a uno staff di studiosi ha rivoluzionato la psicoterapia..."

2/3 Un disagio che cambia la vita, Luca

“Quello che mi ha fatto iniziare a fare quello che faccio oggi è stato un disagio. Non mi sentivo capito, non trovavo il mio posto nel mondo, non so se mi spiego..."

1/3 Il divano è per gli ammalati, Katia

“Io e Luca ci conosciamo fin da piccoli, abitavamo nello stesso paese. Mi ricordo che da ragazzo lui non voleva studiare, appena inizi a lavorare e vedi un po’ di soldi è normale che ti passi la voglia..."

4/5 Gli uccelli, Mauro

“A casa tengo una ventina di agende diverse con segnati i giorni in cui avvisto questo o quell’esemplare, così che l’anno successivo posso sperare di rivederlo..."

3/5 Il picchio verde, Mauro

“Certi animali sono più difficili da fotografare rispetto ad altri. Durante i primi anni ebbi un sacco di problemi con il picchio verde. Lui mangia tanto in terra, larve e uova di formica..."

La musica ti salva la vita, Sergio

“La casa che vedi alle mie spalle l’ho costruita io negli anni ‘70. L’estate salgo spesso quassù al fresco, fa bene alla salute. A questo aggiungi che ogni giorno faccio almeno due ore di cammino con il cane..."

2/5 Fotografare gli animali, Mauro

“I fiori e i paesaggi sono facili da fotografare. Sai che sono in quel determinato posto, li puoi prendere quando vuoi tu, con la luce che vuoi tu, perché sono lì, mica si spostano..."

1/5 La bici e le foto, Mauro

“Da ragazzo correvo in bici. Ero forte, gareggiavo con Francesco Moser e un paio di volte l’ho anche battuto. Feci i campionati italiani nei dilettanti e li vinsi..."

3/3 Tutto bloccato, Sergio, Rumo

“Oggi il forno è ancora chiuso e inaccessibile, la soprintendenza dei beni archeologici ha bloccato tutto perché mancano i fondi. E intanto passano gli anni..."

2/3 La scoperta, Sergio

“Non ci potevo credere. La sera stessa andai con altre quattro persone dove mi aveva indicato il vecchio e iniziai a scavare dove pensavamo che potesse trovarsi il vecchio forno..."

1/3 La pulce nell’orecchio, Sergio

“Nel 2011 venne a trovarmi un amico milanese per un mese di ferie. Mi disse: adesso che tua moglie è diventata sindaco, perché non le proponi..."

L’organaro, Giorgio

“Nel 1970 chiamarono un signore da Verona per restaurare l’organo del paese. Ancora non lo sapevo, ma quell’incontro avrebbe determinato tutta la mia vita futura. Il signor Formentelli, così si chiamava...

3/3 I potenziometri, Roberto

“La dolomia non è l’unica stratificazione presente nelle Dolomiti. Sotto ad essa, come nel nostro caso, a volte si trovano strati più deboli, schiacciati da miliardi di tonnellate di roccia...

2/3 L’infiltrometro, Roberto

“Questo è un infiltrometro, misura la velocità di infiltrazione dell’acqua in un determinato terreno. Noi proviamo a far scendere una quantità di acqua definita in un’area...

1/3 I ghiaioni, Roberto

“Da cortina a qui, che siamo sopra Borca, a 1600 m, il lato sinistro della valle è pieno di ghiaioni che scendono a valle. E non c’è niente da fare, le Dolomiti si disfano per loro natura...

Il Natale al maso Oberstangl, Amedeo

“Uno dei ricordi più belli di quando ero bambino è legato al Natale. Da piccoli aspettavamo quel momento tutto l’anno. E non per i regali, perché eravamo poveri in canna...

8/9 Dino, Mario Ferruccio

“Dino Buzzati era a Cortina a comprar casa e mi telefonò per conoscermi. Io ero corrispondente per il Corriere, lui pure. Eravamo colleghi, ma non ci eravamo ancora...

7/9 Furlani, Mario Ferruccio

“Lavoravo in banca già da molti anni, ed ero stato promosso direttore di una filiale nel Comelico che è una parte del Cadore, ai confini con la Carnia. Un giorno stavo...

6/9 Banca, Mario Ferruccio

“L’attore che mi colpì di più per la sua intelligenza e per la simpatia fu Richard Burton. Lo intervistai quando venne qui al Miramonti assieme a Liz Taylor. Lei si rifiutò di..

5/9 Cronaca rosa, Mario Ferruccio

“Se volevi fare il giornalista dovevi conoscere quelli che avevano davvero in mano Cortina: i portieri d’albergo. Erano loro a possedere le chiavi di ogni stanza e di ogni...

4/9 Il Corriere, Mario Ferruccio

“Negli anni della scuola ho sviluppato l’amore per la scrittura, mi piacevano le storie. Scelsi giurisprudenza e rimasi affascinato dalle antiche leggi romane e dalle altre...

2/9 Ferruccio Cavaliere, Mario Ferruccio

Ferruccio Cavaliere era un orefice di Verona. Durante la Grande Guerra venne arruolato e fatto salire in Cadore assieme a un battaglione di bersaglieri per andare...

1/9 Gli alpini, Mario Ferruccio

“Paolo Monelli negli anni ’30 e ‘40 lavorò al Corriere della Sera assieme a Buzzati, il quale mi riportò successivamente i suoi racconti sulla Grande Guerra. Monelli aveva...

Le scarpe al sole, Paolo

“Nel gergo degli alpini mettere le scarpe al sole significa morire in combattimento. Veramente non di soli caduti è il discorso, in questa mia cronaca di guerra. Molti siamo tornati...

9-20 ottobre 1916, Michele

“Due batterie di nostre bombarde concentravano il fuoco sul camminamento che dalla “Casermetta difensiva” conduce al Dente. Vedemmo fra i nugoli di fumo saltar per aria pezzi d’uomini...

La fregatura, Cesare

“I miei fratelli capirono cosa volevano dalla vita molto prima di me. I palcoscenici calcati dalla mamma e dal papà loro ce li avevano nel sangue. Mia sorella venne perfino al mondo mentre mia madre si stava esibendo...

La piscina, Hans e Fabian

“È più facile di quello che pensi. Abbiamo preso l’acqua del fiume, che è troppo fredda per farci il bagno, un telo impermeabile nel cassone del pick up ed ecco fatto: la nostra piscina portatile...

L’unione fa la forza, Carlo

“Verso la fine degli anni ’60 a me e al mio amico, l'ing. Rodolfo Benini, balenò l’idea di creare un collegamento alla Bocca del Tuckett da nord, attraverso la spalla di Cima Falkner. Così, senza mai scendere di quota...

Da grande, Marta

“Io e i miei fratelli ci alziamo alle cinque tutti i giorni. Siamo in quattro e ognuno fa qualcosa, tranne Matteo, che è piccolo e ha appena imparato a camminare...
Mucche Viola Patricia

Mucche viola, Patricia

“Uno dei miei ricordi più divertenti legati alla montagna risale a una ventina di anni fa. Ero in una malga della val di Fassa. Io me ne stavo tranquilla a mangiare un fetta di torta alla ricotta quando entrarono loro...

La nascita del Soccorso Alpino, Adamello

“Quando qualcuno cadeva in montagna, per soccorrerlo, solitamente partiva una guida da Pinzolo assieme a tre o quattro aiutanti volontari che gli andavano dietro. Era così dappertutto, non solo da noi...

Gli orari in malga, Giorgio

“Scendo a motore spento dalla malga alta così risparmio benzina. Luca ha preso il fuoristrada. Lui è su alla croce. La vedi lassù? È salito stamattina presto a controllare le manze...

I recuperanti, Danilo

“Questo orologio era di qualche soldato che combatté la Grande Guerra. Lo trovai a 18 anni, a quasi 3000 metri di quota. È un ricordo di quel periodo, anche se allora non ci importava niente di cose come questa...

Il nonno pistolero, Maria

“Questo qui in basso è mio nonno Sebastiano. Prima di sposarsi e aprire l’emporio di Pieve Tesino girò per mezzo mondo in cerca di fortuna. Quando fu di nuovo a casa...

Ricominciare a 50 anni, Giuseppe

“Nacqui nel 1947 in una casa di fronte al teatro San Ferdinando, il teatro di Eduardo de Filippo, nel cuore di Napoli. A 49 anni, dopo aver perso il lavoro, decisi di lasciare la mia città per venire a lavorare in Alto Adige...

È arrivato l’arrotino, Giorgio “El Moleta”

“Quelli del Bleggio, poco o tanto, sapevano molare tutti. Ci conoscevano per quello. Anche la mia era una famiglia di arrotini. Ci si doveva accontentare, è chiaro, la gente era povera e spesso non aveva soldi per pagarti...

I romantici e le montagne, Pauline e Floris

“Fino al 1800 la gente vedeva le montagne come orribili e piene di pericoli: si viaggiava con maggiori difficoltà e lentezza, le città erano più distanti le une dalle altre e lungo i tratti isolati si temevano...

Tenente Handl, Città di ghiaccio

“Ringrazio la mia professione, innanzitutto. Essere ingegnere, in quei giorni furibondi, salvò la vita a me e al mio reparto. E mi permise di costruire un’opera che, perdonate la scarsa modestia, rimarrà negli annali di guerra a lungo...

L’orologio, Daniele

“Avevo appena finito gli esami di maturità che volli partire per le montagne. Feci la strada da scuola a casa camminando a una spanna da terra, ero al settimo cielo. Libero, finalmente. Salutandoci, mio padre...

La turbina, Alìn

“In Romania durante l’anno vado a scuola. Sono alle superiori, eh, ho solo 16 anni e non è che so ancora tutto. L’estate poi vengo qui con i miei genitori a tenere le manze, ma mi piace...

Schiavi, Lorenzo

“Quando dicono che vivere in montagna è vivere liberi si sbagliano di grosso. Ti alzi la mattina alle quattro e mezzo e mungi le capre, poi le vacche. Porti le bestie al pascolo, torni e fai il formaggio...