1/3 Il climber efficace, Adam

Falesia policromuro, Massone

“Quando mi chiedono se sono il miglior arrampicatore al mondo rispondo di no, non lo sono. Credo di essere quello più efficace, se così si può dire. Quest’efficacia deriva solo in parte dalla preparazione fisica. Ciò che conta davvero è la condizione mentale, sono i traguardi che mi pongo, i limiti che riesco a superare e la mia capacità di rialzarmi dopo una sconfitta. Questa è una cosa che ho imparato da solo, cadendo molte volte. I miei genitori sono stati importantissimi, mi hanno trasmesso la passione per l’arrampicata e fin dall’inizio ho sempre avuto il loro pieno appoggio, ma non si sono mai imposti con piani di allenamento o cose simili. Sono sempre stato io l’allenatore di me stesso, o al massimo ho condiviso gli esercizi con i miei amici. Forse è poco usuale come metodo e sicuramente sono stato un bambino diverso dagli altri, ma nel mio caso ha funzionato. In qualche modo, doverti prendere cura di questo aspetto ti responsabilizza, ti fa maturare e quando è il momento ti aiuta a scegliere gli obiettivi, che devono essere ambiziosi, certo, al limite delle tue possibilità, ma allo stesso tempo realistici. Il tuo compito è di crescere assieme alle tue sfide”.

Storia scritta per Garda Trentino

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