Torbole
“Durante la prima metà del ‘400, il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia erano ai ferri corti. Venezia, che in quel periodo era in forte espansione, aumentò la pressione verso i territori lombardi e alcune città sotto il dominio milanese, come Brescia, spontaneamente passarono palla parte del Leone di San Marco. La cosa non durò a lungo perché pochi anni dopo il Duca di Milano, Filippo Maria Visconti, le riconquistò una ad una. I capitani al soldo del Duca arrivarono così ad avere il controllo di tutto il settore del lago di Garda meridionale, eccetto Brescia, che chiusero in una morsa e misero sotto assedio. I bresciani, disperati, invocarono l’aiuto del senato veneto. Il Minor Consiglio veneziano si riunì per decidere il da farsi. La situazione era complessa: I milanesi erano asserragliati nei castelli di Desenzano e Peschiera del Garda e uno scontro frontale avrebbe comportato uno sforzo bellico eccessivo. L’unica alternativa possibile per raggiungere e soccorrere la città assediata passava per il Garda settentrionale. Una flotta avrebbe potuto attraversare il lago e cogliere di sorpresa le forze navali del Duca ancorate a Desenzano attaccando da nord. Ma come fare per portare le imbarcazioni fino a Torbole o Riva, che erano circondate da montagne? Un ingegnere e un marinaio greco elaborarono un piano folle. Si trattava di un’impresa mai tentata prima: avrebbero trasportato le pesanti navi da guerra via terra, facendo valicare loro il Passo di San Giovanni.”
Storia scritta per Garda Trentino
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