3/3 Ricordi d’infanzia, Dino

Marocche di Dro

“Due di Salò vennero qui a girare un film d’avventura perché l‘ambiente era particolare. Altri poi, su cercatori di uranio, una sfortunata serie televisiva, spot pubblicitari, caroselli… Uno lo fecero sullo sceriffo della Valle d‘argento… un western! Trasformarono un maso vicino a Dro in un saloon… da bambini andavamo a sbirciare dentro: c’erano le pistole, i vestiti da cow-boy, i cavalli. Meraviglia! Tornavamo alle marocche… a giocare, a fare gli esploratori, ad arrampicare… qualche volta rischiavamo di farci male; ma non si è mai fatto male nessuno. Qualche incidente con le macchine sulla strada, ma di noi bambini nessuno è mai caduto. La montagna, le rocce, sempre in giro a far cazzate. Uscivamo da scuola, facevamo i compiti e poi via, venivamo qui dove potevamo sognare… …e il fiume, e le marocche, e la montagna. Poi le guerre, le battaglie, le basi. Archi, frecce, bambù e fionde… tutti amici, ma quando c’erano gli scontri… tu stavi con la tua banda e l’altro con l’altra. Ognuno stava con la sua. A Dro c’era una banda importante, quella di via Capitelli, erano forti! E c’eravamo noi delle case popolari, poi quelli del resto del paese… Ceniga invece non c’entrava nulla; non ci si parlava. Anche Pietramurata non esisteva, tuttora non esiste. Tra i paesi non c’era grande fratellanza, ognuno si faceva i cazzi suoi. Funzionava così. Un ragazzo del paese si sposava con una del paese e la cosa finiva lì, per secoli è stato così.”

Storia scritta per Garda Trentino

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