Falesia Policromuro, Arco
“Adesso che migliaia di persone scalano sulle oltre 600 linee di arrampicata che l’alto Garda offre, ci rendiamo conto di aver vinto la sfida. Siamo stati in grado di far nascere tutto questo da zero, rimanendo al passo coi tempi. In questi ultimi 15 anni l’arrampicata sportiva si è evoluta e, con essa, anche le vie e la tipologia di arrampicatori. In passato i climbers erano in pochi e salivano su gradi medio-alti, erano loro a scegliere le falesie e ad attrezzare le vie. Oggi, da disciplina di nicchia siamo di fronte a uno sport per tutti: solo a livello europeo si stimano 5 milioni di praticanti regolari. La maggior parte di questi, però, arrampica su difficoltà contenute. Arco e il Garda Trentino sono andati incontro a questa tendenza, accompagnandola con un piano di attrezzatura di nuove falesie in sintonia con questa nuova utenza. Da giovane, quando ancora salivo da Verona per venire a lavorare qui, arrivato con la macchina a Nago mi affacciavo al Belvedere: davanti a me ogni volta si apriva l’intera valle, da nord a sud, e io sognavo che un giorno potesse diventare un grande parco per l’arrampicata. Quest’idea dapprima fu una semplice chimera, poi un tarlo e, infine, dopo anni di duro lavoro assieme a tanti amici, l’ho vista realizzarsi.”
Storia scritta per Garda Trentino
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