Rifugio Altissimo
“Ora è tutto diverso: sono ancora egocentrico e farei di tutto per apparire (mi sono sposato in kilt, tanto per dirne una), però adesso lo so gestire: a volte quando passeggio sento il mio ego camminarmi a fianco: mi guarda negli occhi e mi sfida. Le prime volte mi incazzavo e lui si gonfiava ancora di più, ma ho imparato che non funziona. Ora cerco di volergli bene, di parlargli, di comprendere i suoi bisogni e così facendo lo smonto. Lo abbraccio, e lui da grande e grosso diventa un adolescente, poi un bambino che riesco a tenere per mano. Rimpicciolisce di fronte a me fino a che posso mettermelo in tasca. Non scompare, non se ne andrà mai del tutto perchè è parte di me, ma diventa più leggero e sono io a condurre lui e non più il contrario. A questo sono arrivato dopo anni di lavoro su me stesso, non è avvenuto dall’oggi al domani. All’inizio ero depresso, era impossibile starmi vicino. Ho fatto fallire relazioni (ho due bambini con mamme diverse) ho causato disastri e attraversato momenti di merda. Ci sono state continue piccole cadute seguite da piccole crescite. Non c’è mai stato un momento di svolta in cui mi sono detto: ok, ce l’ho fatta. Sono partito dal fondo e pian piano sono risalito.”
Storia scritta per Garda Trentino
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