"Quando eravamo vivi e vegeti facevamo dei gran discorsi. L’argomento era sempre quello, cercavamo di trovare il modo migliore per far campare le nostre famiglie..."
“Sembro un anonimo recipiente di legno gettato nel solaio polveroso di un vecchio maso. Beh, lo sono, a tutti gli effetti. Oggi non mi usa più nessuno, al massimo..."
“Al maso non avevamo la scrofa, quindi niente maialini. Dovevamo andare a prenderli tutti gli anni in val d’Ultimo, alla fiera. Ci si andava d’inverno. Si partiva a piedi..."
“Avevamo una sola maestra per tutte le materie. Quando era bello, a ricreazione, ci lasciava uscire e noi giocavamo a nascondino e correvamo di qua e di là schiamazzando..."
“L’ultimo anno, quando io partii per Bolzano, eravamo solo cinque alunni. Avevano costruito la scuola elementare per i bambini di Sinablana perché il sentiero era troppo lungo..."
“Con tutti i muri che si stanno costruendo nel mondo, per proteggersi dal diverso, dall’estraneo e dallo sconosciuto, io sono decisamente un caso in controtendenza..."
"Mia mamma morì che io e Giulia eravamo ancora piccole, nel ’98. Fu il papà a crescerci, e assieme a tante altre cose ci trasmise l’amore per il castagneto, o almeno ce la mise tutta..."
“Di punto in bianco io e mia sorella Giulia possedevamo il castagneto, senza avere idea di come fare. Era appartenuto alla mia famiglia per generazioni..."