Il tempo cambia ogni cosa, fossile di megalodon

Val di Tovel

“Alcune leggende dicono che è possibile tramutare gli esseri viventi in pietra. Non tutti ci credono, per questo le chiamano leggende. Ma io posso dimostrare che è tutto vero. Anzi, io stesso sono la prova che non si tratta di una bugia. Quello che nelle favole accade in un istante, nella realtá impiega parecchio tempo, nel mio caso circa 200 milioni di anni, anno più anno meno. Ora vi racconto com’è andata. Io me ne stavo tranquillo e beato su un basso fondale marino assieme ad altri del mio genere: per chi non lo sapesse ci chiamano Megalodon. La mia conchiglia bivalve era ben ancorata al fondale grazie a una sorta di uncino che serve per non essere trascinati dalla corrente. Fu un attimo: un’ onda più forte delle altre mi ricoprì di sedimenti e per me fu il buio. Rimasi lì paziente mentre passavano gli anni. I sedimenti in cui ero sepolto iniziarono poco a poco a trasformarsi, consolidandosi in una matrice calcarea ed io ne facevo parte assieme ai Megalodon che erano con me. Mi ero davvero tramutato in pietra. Arrivò poi una serie di forti terremoti. Mi sentii trascinare verso l’alto, ma tutto accadde così lentamente che quasi non me ne accorsi. Giravano strane voci sul fatto che eravamo finiti sulle montagne. Dei molluschi d’acqua salata come noi sui monti, immaginate? Nessuno prese sul serio la cosa, fino a che un profondo e improvviso rombo ci sconvolse, facendoci precipitare verso il basso. Solo allora realizzammo che la terra ci aveva veramente spinti così in alto. Dalla Cima di Val Scura si era staccata una delle frane più grandi del Brenta, più di 55 milioni di m³ di roccia. Grazie a questo ci fu permesso di tornare a vedere la luce del sole. Dopo 200 milioni di anni di buio, una boccata di aria ci voleva proprio. Siamo di pietra, si capisce, ma abbiamo un’anima anche noi, come tutte le cose.”

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