3/3 Il dito mignolo, Vittorio

Rumo

“Era il ’57 ed ero un solo un ragazzo. Portavamo la legna a valle con la teleferica. Io stavo a monte ed ero d’accordo con Graziano che avrei dato tre colpi sulla corda, quando fossi stato pronto. Mentre sistemavo la legna sul carrello mi tenevo in equilibrio con il solo dito mignolo agganciato alla portante, vicinissimo alla carrucola. Lui sentì tre colpi, che io non avevo dato, e la fece partire. Sentii uno strappo secco. Alzai la mano e non mi vidi più il mignolo. Per fortuna che mi tenevo solo con quello. Se avessi stretto il cavo con l’intera mano l’avrei persa tutta. Il giorno dopo ero in ospedale con la mano fasciata e con solo nove dita. Passai la giornata da solo, tutti i parenti e gli amici erano al matrimonio di mia sorella”.

Storia scritta per Val di Non

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